Dettaglio eventi



La richiesta di incontro pervenuta all’Associazione dal Servizio Emigrazione e Solidarietà Internazionale Provincia Autonoma di Trento

Spett.le Direzione Museo e Associazione Culturale P.Eusebio F. Chini

Dal 21 al 24 settembre 2006 il Trentino ospiterà, per iniziativa dell’Assessorato provinciale all’Emigrazione, una serie di eventi culturali finalizzati alle celebrazioni del “125° Anniversario dell’emigrazione trentina in Messico”.

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Il volantino della manifestazione

Si tratta di una manifestazione di particolare valenza, che rientra in un quadro di interventi volti ad offrire una sempre migliore conoscenza sul complesso f
enomeno emigratorio e favorire un consolidamento di legami culturali tra la comunità trentina residente e le collettività trentine all’estero.

Gli appuntamenti celebrativi e culturali avranno luogo in diverse località (Trento, Val di Non, Rovereto e Vallagarina, Valsugana, Alto Garda) e coinvolgeranno diversi enti istituzionali, amministrazioni locali ed associazioni culturali.

Il programma prevede fra le varie attività, alcune esibizioni, di musica e di danza, con la speciale partecipazione di due gruppi interpretativi popolari provenienti dal Messico (Gruppo Mariachi e Gruppo danza folk di Veracruz) e lo svolgimento di un concerto con brani appositamente composti per l’occasione da Jorge Lazzeri, artista messicano di origini trentine. Saranno inoltre presenti numerosi rappresentanti di comunità trentine e discendenti di famiglie trentine emigrate in Messico.

Ciò premesso, in considerazione della particolare rilevanza dell’evento ma soprattutto in virtù del particolare significato che la figura di Padre Chini riveste tutt’oggi nella società messicana, sarebbe intenzione di questa Provincia riservare al pomeriggio di sabato 23 settembre 2006 una speciale visita al Museo di Segno (indicativamente dalle ore 14.30 alle ore 16.00 circa), richiedendo altresì la possibilità di incontrare per l’occasione i rappresentanti dell’Associazione Culturale P.Eusebio F. Chini.
Dal Messico sarebbe prevista la presenza di circa 120 persone, tra le quali anche alcune Autorità (Sindaci di Cordoba, di Huatusco, di Colonia Manuel Gonzales) e ricercatori quali Padre Zilli Manica di Veracruz.

Per opportuna conoscenza si informa che nel corso della mattinata è invece previsto l’incontro con l’Amministrazione comunale di Brez (nel gruppo sono presenti anche alcuni discendenti di famiglie Zuech).

Ringraziando fin d’ora per la cortese attenzione che si vorrà riservare alla presente, restiamo in attesa di cortese e sollecito riscontro, al fine di poter procedere con la definizione del calendario di visite, incontri ed attività da inserire nel programma.

Cordialmente

Antonella Giordani

Provincia Autonoma di Trento
Servizio Emigrazione e Solidarietà Internazionale
Via Jacopo Aconcio, 5 – 38100 Trento (Italia)
tel. ++39 0461 493177
fax. ++39 0461 493155
email: antonella.giordani@provincia.tn.it
website: www.mondotrentino.net



LE RADICI DELL’ALBERO : 125 ANNI DI EMIGRAZIONE TRENTINA IN MESSICO

Trentino, 21 – 24 settembre 2006

Ritorna la bella immagine dell’albero e delle sue radici, per indicare anche questa volta i profondi legami che legano al Trentino le comunità di trentini emigrati all’estero. Centoventicinque anni fa il flusso di famiglie, che dalle nostre valli andavano a cercar fortuna anche in terre lontane e lontanissime, fece rotta sul Messico, terra sconosciuta ai più e che li “inghiottì” nascondendoli per molto tempo al ricordo di chi era rimasto.
A chi oggi guarda a questi episodi di lontana emigrazione con l’indifferenza o con l’ovvietà di chi non si sente toccato, di chi non pensa di essere coinvolto emotivamente da storie così datate e così distanti nel tempo vogliamo dire che questi nostri nonni e bisnonni ci sanno dare una lezione di serietà e di mitezza d’animo, di caparbietà e di fiducia nelle proprie braccia e nel proprio cuore, sempre e
comunque. Anche per queste ragioni, confido che le celebrazioni per i 125 anni della prima emigrazione trentina in Messico possano essere l’occasione per molti nostri giovani di riscoprire una delle pagine più dure e più importanti della nostra storia. Oggi, quell’albero dalle radici ben piantate nella nostra terra fra i monti, ha rami e fronde che si muovono ai venti dei cinque continenti: il caldo vento del Messico – con le sue musiche, la sua cucina, le sue tradizioni – soffierà per cinque giorni sulle nostre valli e nelle nostre contrade, ricordandoci il coraggio di quei nostri antenati che non abbiamo dimenticato.

Iva Berasi
Assessore all’Emigrazione,
Solidarietà Internazionale,
Sport e Pari opportunità