¡Viva Kino!
Attraverso Deserti senza frontiere tra Messico e Stati Uniti

Film documentario Italia/ Messico/Usa 60 min Italiano, English, español
Con il Patrocinio della Santa Sede
Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale
Realizzato da Aurora Vision

con la collaborazione della Trentino Film Commission, Associazione Culturale P. Eusebio F. Chini, Fondazione Sant’Ignazio,
Gesuiti – Provincia Euromediterranea

Regia e sceneggiatura: LIA BELTRAMI
prodotto da: ANDREA MORGHEN
direttore della fotografia:DENIS MOROSIN
assistente alla produzione: OLHA VOZNA
assistente alla regia: MARIANNA BELTRAMI
montaggio: LIA E ALBERTO BELTRAMI
location managers: MARK O’HARE, RICHARD COLLINS, JOSÉ LUIS SALGADO
general manager: ALBERTO CHINI
colonna sonora originale: ALBERTO BELTRAMI
Plane Wreck at los Gatos (Deportee) (Goodbye Juan)
Written by WOODY GUTHRIE, HOFFMAN

Trailer in arrivo – un estratto è Walls 6 min
https://vimeo.com/228679935
https://www.facebook.com/auroravision/videos/852667221557752/


Sinossi • Synopsis
Cavalcando tra le missioni fondate da un gesuita nel XVII secolo, Maria, giovane istruttrice di Rodeo, scopre le origini della devozione diffusa in tutto il Messico verso padre Kino. Suo padre, Josè Luis, e gli zii da decenni compiono pellegrinaggi a cavallo sulle rotte del padre del deserto. Con loro, c’è anche il ranchero scrittore Richard Collins, dell’Arizona. La loro amicizia, in nome di padre Kino, supera anche il muro più degradante lungo il confine.
Durante le cavalcate Maria impara a conoscere le missioni fondate da padre Kino, le sue scoperte geografiche, astronomiche, in agraria, il suo essere stato il primo a costruire il sistema del ranch, ma anche fondatore dello stato dell’Arizona e grande apostolo dei Tohono O’Odham, i Pima, il “popolo del deserto”. Si trova immersa nei colori della festa di Magdalena de Kino, tra centinaia e centinaia di “fedeli a cavallo”.
Maria compie anche un viaggio interiore, che la porta a confrontarsi con l’attualità molto dura delle regioni di confine. La vita dei Tohono O’Odham è molto difficile e l’ipotesi dell’estensione del muro, che taglierebbe in due le loro terre, è incombente. Il deserto percorso dai traffici dei narcos, ha cambiato il volto di una terra dura ma stupenda. Il dramma dei deportati e dei clandestini, che vede infrangersi tante vite umane, è lì davanti a loro. I centri di accoglienza compiono un lavoro sovra umano e sono intitolati a padre Kino, la Kino Border Initiative.
Maria e gli altri cavalieri, seguendo i passi di Kino, ci raccontano la storia del gesuita venuto dalla Val di Non, e insieme la complessità di un mondo contemporaneo pieno di contraddizioni, ma che proprio da padre Kino trae ispirazione per andare avanti con speranza.

Il film
La narrazione si snoda tra i pensieri di Maria, le interviste ai protagonisti e alcuni estratti originali delle lettere di padre Kino, scritte nell’arco della sua vita. Sono documentate le attività della Kino Border Initiative a favore dei deportati e dei clandestini. Il “Grupo de danza tradicional Tohono de Quitovac” racconta le gesta e le speranze dei popoli del deserto da troppo tempo privati della loro dignità, e la loro devozione a padre Kino. La grande festa di Magdalena de Kino mostra la vitalità del nome del gesuita nella vita quotidiana.
Gli interventi dalle lettere di padre Kino sono accompagnati dai dipinti del grande Ted DeGrazia, emigrato dall’Italia agli inizi del secolo scorso, gentilmente concessi dalla DeGrazia Gallery in the Sun, DeGrazia Fundation – Tucson, Arizona.

Le riprese sono state realizzate in tutti i luoghi originali in cui ha operato padre Kino, anche laddove gli scontri tra i narcos hanno reso difficile il lavoro. Gli inediti dei cavalli lungo il muro di confine alla frontiera di Nogales, vogliono essere un segno di contraddizione e di speranza.
La colonna sonora originale è stata composta interpretando le sonorità del popolo Tohono, i ritmi messicani e le ballate del West, con la straordinaria presenza della canzone “Deportee” di Woody Guthrie.

PADRE KINO
“Esploratore, storico, rancher, missionario e Apostolo degli Indiani”.
Così riporta la targa della statua di Padre Eusebio Chini nella National Hall of Statuary a Washington, come padre fondatore dello stato dell’Arizona.
“Italiano per nazionalità, Sonorense di adozione, cittadino del mondo per vocazione” è l’iscrizione sulla sua tomba a Magdalena de Kino in Messico.
In questo tempo di muri e divisioni, la storia di un ardito gesuita partito dalla val di Non nel XVII secolo può riportare l’attenzione sulla centralità della persona umana, senza limiti e confini e sulla fede ardente e tenace che raggiunge gli angoli più bui.

Padre Eusebio Kino (Chini in origine) nacque nel 1645 a Segno, in val di Non. Durante una seria malattia promise a Dio che sarebbe diventato Gesuita in caso di guarigione. Così fu. Il suo desiderio di seguire le orme di Francesco Saverio in Cina e Giappone non fu ascoltato, ma la meta fu altrettanto importante, il Messico. Attraccò a Vera Cruz nel 1681. Fondò le prime missioni nella Bassa California, in Arizona e nello stato di Sonora.
Dedicò i suoi sforzi per aiutare i Nativi Pima a migliorare la loro vita quotidiana e spirituale. Era sempre al loro fianco, difendendoli dagli abusi dei conquistatori, insegnò loro l’allevamento del bestiame e nuove forme di coltivazione.
Fu anche un esploratore straordinario, geografo, cartografo, astronomo e cow boy. Fu il primo a definire la California come penisola, percorrendola a cavallo e disegnandone i confini. Morì nel 1711 dopo aver viaggiato di sicuro più di 12.800 chilometri cavalcando il suo cavallo tra deserti e terre sconfinate.
Il linguaggio semplice e intenso permetterà al pubblico più giovane di seguire il percorso, riscoprendo le virtù del coraggio e la curiosità del viaggiatore.

Biografia breve della regista • Biography
Lia Beltrami ha ricevuto il Leone d’Oro per la Pace 2017. Ha diretto 40 documentari in Europa, Africa e Medio Oriente, per i quali ha vinto molti Premi internazionali. È stata direttrice artistica degli allestimenti del padiglione della Santa Sede ad EXPO Milano 2015. Il padiglione ha ricevuto il primo premio per il miglior sviluppo del tema. E poi sempre per laSanta Sede, ha realizzato l’esibizione fotografica in Kazakistan a EXPO Astana 201 7.
Nel 1997 ha fondato Religion Today Film festival, il primo festival cinematografico sul dialogo interreligioso. E’ stata nel direttivo del Festival della Montagna di Trento. Ha fondato il gruppo Donne di fede per la Pace a Gerusalemme. E’ autrice di libri, ultimo dei quali l’autobiografia Libertà Incontro Avventura. Attualmente è presidente della casa di produzione Aurora Vision, advisor per il Dhaka Film Festival e parte della House of Wisdom di Granada.

Lia Beltrami has received the Golden Lion for Peace 2017 in Venice. She is the director of 40 documentaries in Europe, Africa and the Middle East; she won several awards for her films. She was the artistic director at Vatican Pavilion at Expo Milan 2015, which was awarded as the Pavilion which best developed the theme and she is the art director for the exhibition at Kazakistan Expo 2017. In 1997 she founded Religion Today Film festival, the first festival about interreligious dialogue. She founded the group Women of Faith for Peace in Jerusalem. She wrote 5 book, the newest is her autobiography. She is the CEO of the production company Aurora Vision, advisor for Dhaka Film Festival Bangladesh and member of the House of Wisdom, Grenada.

Filmografia parziale – Partialfilmography

  • A Passo d’oro – The Golden Trail – 2017
  • The Wonderful Tapestry of Life – 2017
  • Ukon il samurai – 2016
  • Le Maroc – incrocio di culture e religioni – 2016
  • I giganti del bene (Heroes Without Capes) – 2016
  • Acqua cibo, Dio (Water, food, God) – 2015
  • Zanzara e Labbradoro – 2014
  • Leonora: due occhi grandi – 2014
  • Jerusalem: dreams and reality – 2014
  • Adamà: danzando nella luce – 2004
  • Il Cristo della polvere – 2002
  • L’acqua del cocco è saporita solo nel cocco – 1999
  • Del Concilio e delle vie d’Europa – 1995

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